Succedono
atti
terribili
su
questa
terra.
È
da
anni
che
ci
troviamo
in
questo
mulino.
Persone
che
fanno
guerra.
Persone
che
violentano
bambini.
Persone
che
eliminano
famiglie.
Persone
che
rubano
e
uccidono.
Persone
che
non
rispettano
più.
Persone
che
sanno
solo
spettegolare.
Terremoti,
maremoti,
catastrofi
ambientali
allora
ci
si
chiede,
dov’è
Dio?
Diventa
molto
più
chiaro
quando
capita
a
te
stesso.
Bambini
muoiono
di
cancro
o
coinvolti
in
incidenti
stradali.
Non
puoi
credere
che
ci
sai
un
Dio
non
c’è
l’hai
fai.
Ti
domandi
forte;
Dio
perché
fai
queste
cose?
Dov’è
rimasta
la
tua
mano
che
mi
dovrebbe
aiutare?
Persone
muoiono
di
malattie
con
dolori
indescrivibili
e
la
domanda
del
Dio
padre,
in
queste
situazioni,
diventa
molto
più
importante
che qualsiasi altra cosa. Dio ma dove sei?
Molti
filosofi
scrivono
nella
loro
comprensione;
Nel
bellissimo
cielo
lontano
ci
deve
abitare
un
amabile
padre.
Mentre
noi
possiamo
solo
dire,
che
nel
cielo
lontano
non
può
abitare
un
padre
amabile.
La
domanda
“Dov’è
Dio?”
diventa
più
forte
che
mai.
Perché
Dio
fa
succedere
tutte
queste
tremende
cose?
Perché
tace
su
tutte
queste
terribili
vicende
sulla
terra?
Se
io
fossi
Dio,
toglierei
tutti
i
terribili
atti
che
portano
dolori
e
pianti
in
un
baleno.
Lo
faresti
sicuramente
anche
tu
ma
perché
non
lo
fa
Dio
il
nostro
creatore? Dove sei? Rispondi.
Qualche
volta,
quando
non
vediamo
più
speranza,
perdiamo
il
coraggio
e
ci
domandiamo
“Forse
Dio
non
esiste
il
cielo
è
pieno
di
altre
cose
ma
in
verità
vuoto
forse
gli
atei
hanno
davvero
ragione.”
Se
davvero
è
così,
allora
siamo
un
prodotto
casuale
e
sarebbe
molto
doloroso
oppure
magari
scientifico
per
gli
atei.
Sì,
viviamo
da
soli
su
questo
mondo,
ognuno
come
può
vincerà
sempre
il
più
forte
come
postula
la
biologia.
Chiaro,
per
questo
produciamo
guerre
per
conquistare
la
pace
è
uguale
quanto
costa,
anche
se
devono
morire
persone
umane.
Veramente
nessuno
sa
come
uscirne
da
questa
miseria.
Il
mondo
ha
fame
perché
i
generi
alimentari
non
sono
divisi
a
parità.
I
virus
sbocciano
e
aumentano
come
funghi
in
che
modo
vogliamo
combatterli?
Come
deve
continuare?
Allora
lasciaci
diventare
tutti
non
credenti
tanto
è
tutto
uguale
quello
che
succede.
Se
Dio
non
c’è
più,
quale
bisogno
c’è
ancora
di
occuparsi
di
Lui
tanto
si
diventa
pazzi
se
ci
pensiamo
sopra
però…
No,
non
avere
paura
anche
se Dio tace, Lui vive.
Vi
sono
su
queste
domande
delle
risposte
giuste?
Lessi
in
un
libro
dove
giovani
ragazzi
inserirono
una
scaletta
di
domande
sull’argomento
dicendo
con durezza e semplicità;
•
Dov’è
Dio
quando
un
aereo
sbatte
nei
grattacieli?
•
Dov’è
Dio
quando
scoppiano
bombe
nei
pullman?
•
Dov’è
Dio
quando
s’investe
milioni
di
soldi
nei
missili?
•
Dov’è
Dio
quando
la
spazzatura
annega
negli
oceani?
•
Dov’era
Dio
quando
la
bomba
atomica
e
detonata sulle città?
•
Dov’era
Dio
quando
i
terremoti
e
diluvi
succedono,
spesso,
dove
il
popolo
anche
senza catastrofi combatte per sopravvivere?
•
Dov’è
Dio
quando
il
notiziario
porta
annunci
di
fame e morte?
Wolfgang
Bochert
scrisse
un
dramma
‘Fuori
davanti
alla
porta’.
Nel
mezzo
di
quest’azione
c’è
il
tedesco
Beckmann,
un
veterano
di
guerra,
che
dopo
tre
anni
di
prigioniera
non
riesce a ricongiungersi nella vita civile.
Bochert
descrive
Dio
nel
suo
libro
come
un
uomo
vecchio,
debole,
dove
non
lo
crede
più
nessuno,
è
disperso
a
confronto
alle
vicende
di
questo
mondo.
Beckmann
lo
incontra
quando
voleva
capitolare.
Il
vecchio
cammina
per
la
strada
è
stava
in
lutto
solo
per
i
suoi
bambini
persi.
Beckmann
all’inizio
lo
offende.
“
Ah…
tu
sei
il
buon
Dio.
Chi
ti
ha
messo
questo
nome
caro
Dio?
La
gente?
Si?
Oppure
tu
stesso?
...
Strano,
si,
le
persone
che
ti
chiamano
in
questo
modo
devono
essere
davvero
della
gente
strana,
…
io
non
conosco
nessuno
che
è
un
caro
Dio,
tu!”
Lo
condanna
annunciando
che
è
responsabile
della
morte
di
suo
figlio
che
aveva
appena
un
anno.
Borchert,
dà
nella
sua
opera
tutta
la
colpa
a
Dio
per
la
devastazione
delle
città
e
la
morte
a
migliaia
di
persone
incolpandolo
anche,
alla
mia
opinione,
le
emozioni
e
l’esperienza
fatti
durante
la
guerra
alla
persona
Beckmann.
Lo
condanna
e
gli
domanda
dov’era
nel
tempo
di
bisogno.
È
stato
chiamato
diverse
volte
ma
mai
ha
ricevuto
una
risposta.
Diventa
chiaro
che
Borchert
anzi
Beckmann,
ha
perso
nella
sua
situazione
orrenda
la
speranza
nei
momenti
così
terribile.
Dio
gli
appare
come
un’istituzione
fuori
moda
e
senza
forza.
Borchert,
credo,
che
non
ha
ritrovato
più
la
fede
in
Dio.
Dopo
di
tutto
quello
che
è
successo
confessa
che
un
“Buon
Dio”
non
può
esistere.
Dio
si
scusa
confessando
che
la
persona
stessa
e
colui,
che
si
è
allontanato
e
non
Lui
da
noi.
Deve
alla
fine,
per
questo
motivo,
una
vita
senza
Dio
e
in
un
mondo
che
non
si
orienta
più
ai
suoi
valori,
cadere
giù?
Questo
Beckmann
non
lo
accettava.
Per
lui
non
era
fondamentale
la
libertà
di
scelta
che
aveva
l’uomo
vale
a
dire,
che
può
decidersi
per
Dio
o
contro
di
Lui,
Beckmann
vuole
a
tutti
i
costi
avere
l’aiuto
da
Dio
per
cui
dall’altro
lato,
è
Dio
che
a
chiuso
la
porta
alla
gente.
Lui,
Beckmann,
mette
nelle
mani
di
Dio
anche
la
sua
onnipotenza
perché
“è
in
grado
di
farlo”.
Perciò,
Beckmann
tira
una
conclusione
da
questa
vicenda:
Dio
e
morto
o
dorme.
Un
altro,
la
morte,
è
entrato
al
posto
suo.
La
morte
è
l’onnipotente
perché
trionfa.
Dio
non
è
più
di
moda
è
trapassato.
“Anche
Dio
sta
fuori
e
nessuno
più
gli
apre
la
porta,
solo
la
morte.
La
morte,
come
ultimo
istante,
ha
una
porta
per
noi
ed
è
qui
che
mi
dirigo.”
Beckmann
si
vede
sulla
strada
verso
la
morte
e
non
in
eternità
con
Dio.
Gli
argomenti
di
Dio
sono
troppo
deboli
perché
facciano
cambiare
l’opinione
a
Beckmann.
Al
contrario
di
Dio,
la
morte si presenta come trionfatore.
La
prima
opinione
è
l’insegnamento
dell’evoluzione.
Secondo
la
dottrina
dell’evoluzione,
la
morte
fa
parte
della
nostra
storia
mondiale.
La
morte
si
manifestò
per
la
prima
volta
da
quando
c’è
vita.
La
morte
è
semplificata
alla
nascita
della
vita.
I
fossili
sono
documenti
della
morte.
In
quasi
tutte
le
cose
troviamo
degli
scheletri
che
ci
fanno
capire
che
qui governa la morte.
Carl
Sagan
disse
“Il
mistero
dell’evoluzione
è
il
tempo
e
la
morte.”
L’opinione
riepiloga
il
significato
della
morte
nel
nostro
mondo
vale
a
dire
che
sofferenza,
malattie
e
morte
esistono
da
milioni
di
anni.
Sofferenza,
malattie
e
morte
stanno
oggi
ed
esisteranno
per
sempre.
Questo
è
l’unico
insegnamento
dell’evoluzione,
l’unico
quadro
mondiale.
A
questo
punto
si
può
dire,
per
quanto
riguarda
l’insegnamento
scolastico,
che
solo
attraverso
la
morte
ci
può
essere
una
possibilità
di
vita
e
perciò,
la
morte
è
il
creatore
della
vita.
Una
nuova
vita
quindi
si
crea
quando
la
vecchia
vita
è
cancellata
per
risollevarne
nuove
vale
a
dire,
che
è
una
cosa
eccezionale
ma
anche
tremenda.
Tutti
quelli
che
in
qualche
modo
accettano
l’evoluzione,
hanno
automaticamente
preso
l’opinione
descritta.
Quest’opinione
però
è
molto
differente
a
quello
che
insegna
la
Bibbia,
effettivamente,
se
riusciamo
a
capirla
diventa
anche
chiaro
il
motivo
di
tante
sofferenze
e
morte
quello
che
tramite
l’evoluzione
non
è
spiegabile!
Il
secondo
concetto
lo
troviamo
quindi
nella
Bibbia
e
la
Bibbia
ci
dice,
che
dio
creò
il
mondo,
l’universo
e
la
vita.
Creò
Adamo
ed
Eva
e
prima
di
Adamo
ed
Eva
non
esisteva
la
morte
questo
è
quello
che
ci
annuncio
la
Bibbia.
Né
sofferenze,
né
malattie
né
morte.
La
Bibbia
però
ci
dice,
che
verrà
un
tempo
dove
la
morte
non esisterà più, sarà eliminata.
LA MORTE VERRA' ELIMINATA
E' in ordine la mia vita?
NO-PROFIT-SIDE